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Channel: Senza Bussola » tariffe

Raccolta monopolizzata e tariffe eque

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L'Antitrust ha avviato una istruttoria nei confronti di tre società del gruppo Hera (Hera, Hera Ambiente e Akron) per verificare se ci sia stato abuso di posizione dominante nei mercati collegati alla raccolta differenziata della carta. Nella sostanza i comportamenti delle tre società in molti Comuni dell'Emilia Romagna, secondo il Garante, "avrebbero comportato la fissazione di un livello eccessivamente  elevato della Tarsu".  Insomma, l'accusa dell'Antitrust rimanda a un'altra osservazione: in un regime di monopolio c'è garanzia di tariffe eque? Accusa che Hera respinge spiegando che la modalità della raccolta e della vendita della carta "non ha alcuna incidenza sul livello tariffario". E aggiunge che fra le società del gruppo di viale Berti Pichat " i rapporti non sono sottoposti a procedure competitive", quindi sarebbe infondata l'osservazione sempre dell'Antitrust secondo la quale ci sarebbe stata una alterazione delle dinamiche concorrenziali. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà, il caso in questione ripropone però il tema dei monopoli nella gestione di servizi rivolti ai cittadini. Secondo voi le garanzie sono sufficienti?


Un miliardo di pensiline

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Un miliardo di euro in quattro anni. È questa l'agenda degli investimenti che ha in mente Virginio Merola che così tenta di dare un senso al nebuloso piano strategico. È una promessa impegnativa che fino a prova contraria abbiamo il dovere di prendere sul serio. Anche se arriva nel bel mezzo di una campagna elettorale dove non mancano gli annunci ad effetto, anche se arriva nel pieno delle polemiche sui tagli del governo centrale, anche se mischia cifre certe a previsioni di finanziamenti, fondi pubblici e, si spera, il sostegno dei privati. Un miliardo in quattro anni vuol dire per il sistema Bologna 250 milioni all'anno. Per grandi opere, infrastrutture, manutenzione, sostegno al lavoro. Oggi gli investimenti sono praticamente azzerati, staremo a vedere. I sindacati al momento sono cauti, il presidente della Fiera Duccio Campagnoli mette in guardia dal pericolo di sprofondare nelle sabbie mobili delle chiacchiere. Il presidente della Granarolo Gianpiero Calzolari usa un suo personalissimo, ma azzeccato, metodo per valutare l'eventuale impatto dell'agenda Merola: "Ci vuole più tempo in questa città a fare una pensilina che in Francia ad acquisire un'azienda". La sintesi perfetta di quel che (non) dovrebbe fare un piano davvero strategico...

Ora e sempre auto blu

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Nonostante l'attuale momento politico ed economico imponga spending review e maggiore prudenza, alle auto blu non si rinuncia. L'agenzia Intercenter, la poderosa macchina da appalti della Regione, ha messo a gara per un importo base di 2,8 milioni di euro (Iva esclusa) l'affidamento del servizio di noleggio auto con conducente per il trasporto di amministratori della Regione, di enti locali e di aziende sanitarie. Validità della convenzione 12 mesi eventualmente rinnovabili per altri 12. I Comuni che potranno godere del servizio sono: Bologna, Anzola Emilia, Calderara, Casalecchio, Castelmaggiore, Castenaso, Granarolo, Ozzano, Pianoro, Sasso Marconi, San Lazzaro, Zola Predosa, Parma, Piacenza, Reggio, Modena, Forlì, Cesena, Ferrara, Ravenna, Rimini. Il taglio dei costi colpisce tutti i settori della pubblica amministrazione, sindaci e assessori devono poter spostarsi per lo svolgimento dei loro compiti istituzionali, si tratta solo di stabilire la modica quantità...

Scommettiamo che?

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La discesa in campo del presidente della Cei Angelo Bagnasco, a difesa del finanziamento pubblico alle materne cattoliche bolognesi, conferma l'importanza della posta in gioco col referendum consultivo del 26 maggio e l'impegno diretto nella campagna elettorale della Chiesa ai suoi massimi livelli. Secondo l'esponente della Cei sono soldi spesi bene, poiché "nel caso delle scuole paritarie non si tratta di un onere nei confronti dello Stato in quanto, sebbene esso contribuisca economicamente al loro sostentamento, è ben di più quanto esse fanno risparmiare alla collettività rispetto a quanto ricevono da essa". L'affondo di Bagnasco sposta il referendum dal piano locale a quello nazionale e arriva dopo la petizione di vip e intellettuali contro il finanziamento di un milione all'anno alle materne cattoliche, prendendo in contropiede il Pd che a fatica sta cercando di mantenere il dibattito sui contenuti amministrativi e i benefici concreti per le famiglie che sarebbero garantiti dalla convenzione. Non a caso in giunta ci fu chi definì marziani i firmatari dell'appello pro Articolo 33, ma ora che l'astronave della Cei è atterrata sotto le Torri le strategie del fronte del "B" sono destinate a mutare. I laici del Pd impegnati a sostenere la Giunta sono i primi a essere preoccupati dalla sortita di Bagnasco. Alzare i toni, trasformare il 26 maggio in un appuntamento nazionale, è l'ultima cosa che il sindaco e i vertici bolognesi del Pd vorrebbero. A questo punto la previsione è facile. Se vincerà il "B" sarà merito della Curia, se perderà sarà colpa del Pd. Scommettiamo?